58 le aziende lombarde quotate all'Aim per un giro d'affari da 1,5 miliardi
di Alessandro Benedetti27/07/2021 11:15

La Lombardia figura al primo posto per numero di società quotate (58), corrispondenti al 39% delle presenti su Aim, per un giro d'affari di 1,5 miliardi di euro, di cui il 29% realizzato all'estero e una capitalizzazione di 2,8 miliardi. E' quanto riporta IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell'Ipo Advisory, presentando i risultati dell'analisi territoriale realizzata dall'Osservatorio Aim.
In particolare, le società lombarde quotate sul segmento Aim di Borsa Italiana sono attive principalmente nel settore finanza (22%), servizi (21%) e tecnologia (17%) e sono caratterizzate da performance positive in termini di ricavi, pari in media a 28 milioni di euro (+2% rispetto al 2019), un ebitda per 4 milioni e una marginalità dell'8%. Inoltre, sono 14 le società che hanno distribuito dividendi per un ammontare complessivo di 15,8 milioni.
Tra il 2020 e il 2021 la Lombardia figura al primo posto anche fra le regioni italiane in termini di nuove società quotate su Aim Italia: 18 società, di cui 17 ipo e un'ammissione, con una raccolta pari a 446 milioni (di cui 358 milioni derivanti da spac) rispetto a 40 nuovi ingressi complessivi nel periodo di riferimento. Al contempo tra il 2020 e il 2021 sono stati realizzati 3 passaggi sul mercato principale Mta (Abitare In, Antares Vision, Fine Foods & Pharmaceuticals).
Nel complesso il mercato Aim Italia ha registrato negli ultimi anni il maggior numero di collocamenti, con 40 nuove società dal 2020, di cui 38 Ipo e 2 ammissioni. Attualmente, le società quotate sono 149, il giro d'affari nel 2020 è stato pari a 4,9 miliardi, con ricavi medi di 35 milioni e un margine del 11%. La capitalizzazione si è attestata a 8,1 miliardi e la raccolta da ipo si è rivelata superiore a 4,4 miliardi, a cui si aggiunge una raccolta derivante dal mercato secondario pari a 1,4 milioni, per un totale della raccolta di oltre 5,8 miliardi.
"Le opportunità derivanti dalla quotazione su Aim Italia dovrebbero far riflettere gli imprenditori delle aziende private nel valutare questo canale di finanza alternativa per lo sviluppo. Aim Italia, per sua natura slegato da logiche di perdita di controllo aziendale, rappresenta una modalità nuova ed efficace per crescere e migliorare tutti i parametri finanziari permettendo di accedere, più rafforzati, a svariate forme di nuova finanza", ha commentato Anna Lambiase, fondatore e ceo di Ir Top Consulting, secondo la quale "la misura del credito di Imposta sui costi di quotazione (Decreto Attuativo del 19 giugno 2018) ha fornito una spinta per le quotazioni del triennio sul mercato Aim, incentivo che è stato rinnovato per le operazioni fino al 31 dicembre 2021 con un importo di 500 mila euro per singola pmi e un totale di 30 milioni di euro. Ci auguriamo che il bonus quotazione possa divenire una misura strutturale per favorire in maniera permanente i programmi di investimento delle pmi e per sostenere una crescita duratura dell'equity capital market". (riproduzione riservata)