Bifire pronta per Piazza Affari
di Francesco Bertolino11/05/2022 00:14

Bifire è pronta per l'approdo a Piazza Affari. La società con sede a Desio ha avviato le procedure per l'ammissione sul mercato Euronext Growth Milan (Egm) e il bookbuilding. Lo sbarco in borsa è previsto per il prossimo 24 maggio. Secondo indiscrezioni, la forchetta di prezzo indicativa si attesta fra 4 e 4,67 euro, mentre l'obiettivo di raccolta si aggira sui 15-20 milioni di euro. Fondata nel 2002 da Alberto Abbo e Alfredo Varini, Bifire produce materiali per l'isolamento termico e la protezione dal fuoco, utilizzati nell'edilizia, nell'industria e nella marina. I suoi prodotti sono impiegati in particolare nell'ambito delle ristrutturazioni effettuate con le cosiddette tecniche a secco, che consentono di ridurre tempi e costi delle costruzioni, favorendo peraltro il riciclo dei materiali. «Il mercato è cresciuto molto negli ultimi anni e la tendenza alla riqualificazione è di lungo termine perché consente di ridurre il consumo di energia degli edifici, abbattendo emissioni e bollette», osserva Abbo, ceo e presidente dell'azienda. Nel 2021, così, Bifire ha aumentato i ricavi del 49,6% a 28,8 milioni di euro, registrando un ebitda di 7 milioni (+24,2%). Una crescita favorita dai vari bonus edilizi stanziati dal governo, ma che potrà proseguire nei prossimi anni. Il Pnrr prevede del resto investimenti per 15,4 miliardi per l'efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici pubblici e privati che dovrebbero assorbire la parte più consistente: circa 14 miliardi. «In Italia c'è un patrimonio di 7 milioni di edifici da ristrutturare ed è un lavoro che richiederà tempo», prosegue Abbo. «Sotto qualche forma, credo, gli incentivi pubblici saranno perciò prorogati o comunque l'Unione europea introdurrà restrizioni tali da rendere indispensabili interventi di riqualificazione energetica». Per assecondare questa domanda, Bifire si prepara ad aprire un quarto stabilimento in Italia accanto a quelli di Desio, Paderno Dugnano e Varedo. I proventi dell'ipo alimenteranno poi una strategia di m&a tesa a inserire nella rete di vendita di Bifire pmi con prodotti e soluzioni tecnologiche all'avanguardia. Un'ultima parte della raccolta servirà infine a finanziare l'espansione all'estero che oggi rappresenta circa un quarto del fatturato del gruppo. «Il processo di internazionalizzazione guarderà soprattutto ai mercati di Svizzera, Austria e Germania, paese dove puntiamo ad aprire un impianto produttivo nel 2025», conclude Abbo. Nell'ambito della quotazione su Egm, Bifire è assistita da Alantra in qualità di advisor e global coordinator, Emintad Italy in qualità di advisor dinanziario, Advant Nctm in qualità di advisor legale dell'emittente, Bdo Italia Studio Legale in qualità di advisor legale, Cdr Communication in qualità di consulente in materia di relazioni con investitori e media. (riproduzione riservata)