Corcos (Assogestioni), per Pir ripristinare le vecchie regole
di Mf Aim Italia20/09/2019 16:30
Il governo deve ripristinare le vecchie regole sui Pir e legare economia reale e risparmio. Lo ha detto il presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos, dando degli spunti che possano far ripartire il mercato dei Pir.
Il Ministero dello Sviluppo economico dovra' valutare l'impatto della nuova normativa sul mercato per considerare eventuali interventi ulteriori. "Se non si prende in mano la situazione -ha sottolineato Corcos- l'attuale fase di stallo e' destinata a continuare. Resto convinto che l'inserimento di asset illiquidi nel portafoglio dei fondi aperti possa creare grandi problemi di gestione e i recenti negativi accadimenti che hanno interessato alcune importanti societa' del risparmio gestito ne sono un esempio significativo. Assogestioni lo sostiene da tempo e anche la Banca d'Italia ha appoggiato l'interpretazione dell'Associazione, mettendo in guardia dai rischi legati a investimenti che possono compromettere la liquidabilita' del fondo".
Per far ripartire il mercato "propongo di tornare alla versione originale dei Pir, eliminando l'introduzione dei vincoli minimi di investimento sull'Aim e sul venture capital. Sarebbe un passo molto importante", ha continuato il presidente di Assogestioni spiegando che concretamente "cerchiamo il dialogo e diamo la massima disponibilita' a confrontarci in maniera costruttiva con il governo e con tutti gli altri operatori per far si' che il settore possa finalmente uscire dall'impasse".
All'obiezione che tornando indietro non si agevoli la destinazione dei flussi di risparmio verso l'economia reale, Corcos ha risposto che "non e' cosi' perche' sull'Aim e sul comparto delle small cap e' confluito rispettivamente il 2 e il 3% dei flussi investiti al di fuori dell'indice Ftse Mib. Percentuali che rappresentano il 10% del flottante di questi mercati: si tratta di numeri importanti. Non solo. I Pir hanno mosso ben 15 miliardi e su questi prodotti ha lavorato l'intero sistema, dal Tesoro alla Banca d'Italia, dalla Borsa Italiana alla Consob e a molti intermediari per continuare questa storia di successo. Questi prodotti hanno avuto il grande pregio di avvicinare il pubblico retail al mercato dei capitali, l'imprenditore alla Borsa, di immettere liquidita' e di aver favorito le Ipo. Insomma, hanno dato vivacita' a un mercato che infatti adesso e' fermo".
Quanto al fatto che si tratta di strumenti onerosi, il presidente di Assogestioni ha precisato che "sono prodotti che richiedono un forte impegno in termini di ricerca, analisi e selezione. Penso che i costi siano in linea con i prodotti tradizionali che investono in Borsa. Anzi, a parita' di profilo di rischio, i Pir hanno in media un pricing piu' basso e molti distributori hanno rivisto la politica di prezzo al ribasso"