Così il digital lending può aiutare le pmi

Nonostante l'importanza delle piccole e medie imprese, spiega l'analisi, si corre il rischio che queste siano sotto-servite se gestite con un approccio a metà strada tra modelli retail e corporate.

07/12/2021 00:14



Così il digital lending può aiutare le pmi

Il digital lending potrebbe migliorare la qualità del servizio che il sistema bancario italiano offre al segmento delle piccole e medie imprese, anche alla luce di cambiamenti intervenuti durante la pandemia. Ne sono convinti gli esperti di Bain & Company, che al tema hanno dedicato un approfondimento specifico. Nonostante l'importanza delle piccole e medie imprese, spiega l'analisi, si corre il rischio che queste siano sotto-servite se gestite con un approccio a metà strada tra modelli retail e corporate. Come le aziende più strutturate, le pmi hanno esigenze articolate che richiedono un supporto di advisory da relationship manager e/o specialisti di prodotto. Allo stesso tempo, molte pmi abbracciano la digitalizzazione, specialmente quando questa è in grado di rendere i prodotti più semplici, veloci e comodi da utilizzare. Adottare una variazione sul modello digitale offerto al retail non consente di intercettare e soddisfare del tutto le esigenze più complesse; d'altro canto, un approccio di coverage team come quello previsto per la clientela corporate non risulterebbe sostenibile per una banca. L'evoluzione dell'offerta in ottica digitale è la chiave per risolvere il dilemma. «Servire questo tipo di aziende presenta una sfida importante per le banche: creare un'esperienza differenziata, rimanendo al contempo efficienti dal punto di vista dei costi», spiega Manfredi de' Mozzi, senior partner di Bain & Company e responsabile Emea per lo sme & Corporate Banking. Nonostante l'importanza del credito per le pmi, l'attuale offerta di credito di molte banche risente di processi obsoleti e lunghi: da una parte i clienti possono aspettare in media fino a 30 giorni per un riscontro alla richiesta; dall'altra i relationship manager che curano la relazione con il cliente possono impiegare su una singola pratica anche ore per adempiere ad attività amministrative a basso valore aggiunto per il cliente. L'approccio digitale al credito diventa ancora più rilevante nella nuova normalità post-pandemia: un recente sondaggio di Bain ha rilevato che più del 60% dei clienti B2B intervistati è disposto a lavorare maggiormente in modalità digitale con la propria banca, specie su prodotti più semplici e attività amministrative. Intercettare tali esigenze è importante per rimanere competitivi, anche a fronte del crescente interesse su questo campo di gioco da parte di fintech e neo-banks. Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano, gli attori di alternative lending nel primo semestre 2021 hanno erogato alle pmi oltre un miliardo di euro (+43% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e si contano più di 20 piattaforme digitali attive in Italia. (riproduzione riservata)



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