Eltif, esenzione dal capital gain per chi investe fino a 150 mila euro
di andrea pira18/06/2019 09:15
Gli investimenti in Eltif e fondi Eltif godranno dell’esenzione per il capital gain. La tassazione agevolata per i fondi chiusi europei di nuova generazione arriva con un emendamento al decreto Crescita approvato ieri in commissione Finanze alla Camera. Come anticipato il 4 giugno da MF-Milano Finanza, la misura si concentra principalmente sulle plusvalenze sui redditi da capitale. Un correttivo, rispetto alle intenzioni iniziali di defiscalizzazione, reso necessario da ragioni di copertura e in seguito a una lunga discussione con il ministero dell’Economia. La maggioranza si è comunque mossa per sostenere questi strumenti, al pari di quanto già fatto per i piani individuali di risparmio (Pir), così da far confluire risorse all’economia reale.
La modifica al decreto Crescita, così come formulata, prevede che un’esenzione fiscale per i capital gain percepiti da persone fisiche che investono in Eltif somme annue fino a 150mila euro e fino a un totale di 1,5 milioni complessivi. Per beneficiare del vantaggio fiscale l’investimento dovrà essere detenuto per almeno cinque anni e il patrimonio raccolto dal gestore non dovrà essere superiore a 200 milioni all’anno fino a un tetto di 600 milioni di euro. Le disposizioni della norma si applicano «in via sperimentale» per gli investimenti effettuati nel 2020. Quanto agli oneri per lo Stato, sono calcolati in 4,8 milioni il prossimo anno, 5,2 milioni l’anno dal 2021 al 2024 e 400 mila euro per il 2025.
La misura sugli Eltif era attesa dagli operatori, che avevano accolto con un certo scetticismo i correttivi alla normativa sui Pir per favorire l’afflusso di risorse verso il venture capital ma che ha per mesi ingessato il mercato. A differenza dei Pir, destinati a investitori retail, gli Eltif sono strumenti a lungo termine percepiti come più adeguati per il private banking e per i fondi pensione. «L’ennesimo passo avanti per favorire il rilancio economico e il primo passo per incentivare gli investimenti nei fondi di investimento europeo a lungo termine», ha spiegato il relatore e capogruppo leghista in commissione, Giulio Centemero, che ha chiarito come il prossimo passo sia l’estensione delle agevolazioni anche alle persone giuridiche. (riproduzione riservata)