L'Europa al rilancio degli Eltif

Proposta l'eliminazione della soglia minima di investimento di 10mila euro e il limite del 10% per importi fino a 500 mila Apollo, Blackstone e altri big del private equity alla finestra

di Francesco Bertolino16/12/2021 00:14



L'Europa al rilancio degli Eltif

L'Unione Europea prova a rilanciare gli Eltif. Come già riferito da MF-Milano Finanza il 23 novembre, Bruxelles mira a favorire l'accesso dei piccoli risparmiatori a questi strumenti di investimento nell'economia reale che consentono di puntare su strumenti azionari o bond di pmi non quotate o quotate a bassa capitalizzazione. La Commissione ha perciò avanzato al Consiglio e al Parlamento Ue una proposta di revisione del regolamento del 2015 sugli Eltif. L'iter legislativo è ben impostato e potrebbe concludersi già nei primi mesi del 2022. La proposta di riforma elimina anzitutto la soglia minima di 10 mila euro di investimento, considerata eccessiva rispetto all'obiettivo di coinvolgere un'ampia quota del mercato retail. Al medesimo fine Bruxelles intende cancellare anche il limite del 10% di esposizione agli Eltif prevista per i portafogli sotto i 500 mila euro. Si tratta di due paletti significativi che, a detta di molti gestori, sono stati determinanti per il fiasco di questi fondi chiusi. Stando ai dati raccolti dalla stessa Commissione, in circa sei anni sono stati lanciato soltanto 57 Eltif che hanno raccolto nel complesso circa 2,4 miliardi di euro.

Ciononostante la tesi dietro lo strumento rimane valida e attraente non solo per gli investitori ma anche per i gestori, che ambiscono a convogliare parte dell'enorme risparmio privato verso strumenti di private equity, di norma più redditizi ma di certo anche meno liquidi. Per la verità la proposta di Bruxelles punta anche a smussare questo secondo aspetto, dando maggiore flessibilità agli investitori retail in entrata e uscita dagli Eltif, a patto che il gestore lo consenta e ne stabilisca chiaramente le condizioni in modo fra l'altro da garantire la parità di trattamento fra i sottoscrittori.

La Commissione intende in particolare creare un mercato secondario per le quote dei fondi, aprendo un'ulteriore finestra di liquidità. Occorrerà poi vedere se e come questa previsione si concilierà con le agevolazioni fiscali attualmente concessa in Italia a chi detenga le quote di Eltif per almeno cinque anni. La riforma interverrebbe infine sui riscatti, eliminando la possibilità oggi riconosciuta ai risparmiatori di esigere la liquidazione del fondo qualora le loro richieste di rimborso non siano esaudite entro un anno. Questa previsione mal si combina con la natura a lungo termine degli investimenti operati dagli Eltif. Nel complesso la proposta di Bruxelles è stata ben accolta dalla comunità dei gestori europei e internazionali. Tanto che, secondo alcune indiscrezioni, alcuni colossi del private equity come Blackstone e Apollo potrebbero nel caso valutare il lancio di uno o più Eltif in Europa. (riproduzione riservata)



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