La Cosmetica fa bene al made in Italy

Renato Ancorotti, presidente dell’Associazione delle 600 imprese di prodotti di igiene e bellezza, che insieme alla filiera muove un valore di 33 miliardi, rilancia sui temi dell’export e della difesa del saper fare italiano

di Elisa Padoan23/04/2021 15:56



La Cosmetica fa bene al made in Italy

Domanda: Qual è lo stato di salute del settore?
Risposta: Le a ziende aderenti a Cosmetica, che rappresenta il 90% dell’industria cosmetica italiana, hanno chiuso il 2019 con più di 11 miliardi di fatturato, con un livello di export del 40% e circa 3 miliardi di attivo della bilancia commerciale. L’intera filiera muove circa 33 miliardi di giro d’affari e, tenendo conto anche degli esercizi commerciali, di estetiste e di parrucchieri profumerie e farmacie di vendita diretta, rappresentiamo circa 400 mila addetti.

D. Quali sono le caratteristiche salienti del settore?
R. È un’industria ad alta partecipazione di manodopera femminile, 54%, con un 11% dei laureati contro il 6%della media nazionale. L’industria cosmetica investe il 7% contro il 2% medio del settore manifatturiero.

D. Qual’èstato l’effetto della pandemia sulle attività delle imprese?
R. A macchia di leopardo. Chi produce con soluzioni di digitalizzazione spinta, saponi, gel, prodotti per l’igiene quotidiana, non ha avuto cali di produzione e di fatturato, invece quella parte che si rivolge al benessere della persona, uomo o donna, in particolare make up e profumi, ha subito un grosso rallentamento.

D. Nel complesso qual’è la vostra previsione?
R. Pensiamo che il 2020 si chiuderà con una decremento medio di fatturato intorno all’11% dovuto sia al calo interno ma molto anche all’esportazione. Tuttavia l’industria cosmetica penso abbia fatto il proprio dovere con la riconversione di diverse aziende alla produzione di gel igienizzante, uno dei prodotti più importanti per contenere la diffusione del virus.

D. Per sostenere la ripresa dell’export avete in mente azioni precise?
R. Lo stimolo all’internazionalizzazione si traduce nel costante supporto allo sviluppo del business delle nostre imprese in Italia e all’estero attraverso progetti mirati, missioni e iniziative di immagine e rappresentanza. Nel panorama manifatturiero, i cosmetici fabbricati nel nostro Paese si distinguono anche all’estero per la qualità, la propensione all’innovazione e per la capacità creativa tipica del “saper fare” italiano che tutto il mondo apprezza. Questa leva competitiva va sfruttata in questa fase di ridefi nizione di paradigmi sui mercati internazionali.

D. Come?
R. Puntando sullala storica partnership con la più grande fiera dedicata al mondo della cosmesi. La collaborazione con BolognaFiere consente di portare
in tutto il mondo il format Cosmoprof, a sua volta eccellenza unica tra le manifestazioni fi eristiche con le edizioni di Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Bangkok e Mumbai.



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