Le ipo in Europa ai livelli minimi degli ultimi 20 anni

Secondo i dati di EY, nel periodo gennaio-marzo 2022, il mercato globale ha visto 321 operazioni che hanno raccolto 54,4 miliardi di dollari, con un calo, rispettivamente, del 37% e del 51% rispetto all'anno precedente.

di Elena Dal Maso01/04/2022 00:14



Le ipo in Europa ai livelli minimi degli ultimi 20 anni

Fra super inflazione e guerra in Ucraina i mercati azionari in Europa hanno subito il peggior trimestre degli ultimi due decenni nel 2022. Secondo il database di Refinitiv al 21 marzo, le ipo in Ue hanno raccolto 10,6 miliardi di dollari, in calo dell'88% rispetto allo scorso anno, ovvero il valore più basso dal 2000. Eppure l'anno era iniziato bene, sottolinea un report di EY, con gennaio che ha visto i proventi da Ipo ai livelli più elevati registrati nei precedenti 21 anni.

L'Europa ha sofferto di più, ha registrato un calo dell'88% anno su anno, mentre a livello globale la flessione è stata del 58% (fonte Refinitiv). Secondo i dati di EY, nel periodo gennaio-marzo 2022, il mercato globale ha visto 321 operazioni che hanno raccolto 54,4 miliardi di dollari, con un calo, rispettivamente, del 37% e del 51% rispetto all'anno precedente.

Nel complesso il mercato europeo ha visto 96 Ipo, secondo i dati di EY, con una flessione del 38% rispetto all'anno precedente, mentre i proventi raccolti sono stati di 9,3 miliardi di dollari, in calo del 68%. Nel primo trimestre, l'Europa ha rappresentato il 15% delle quotazioni globali e solo il 5% dei proventi. Il numero delle operazioni è stato di 47 con un ricavo di 2,7 miliardi di dollari raccolti.

L'attività di Ipo sul mercato italiano nel primo trimestre del 2022 ha registrato 5 operazioni (come nel 2021) e ha raccolto 0,9 miliardi di dollari (+600%) grazie alla quotazione di Technoprobe. Fra l'altro il titolo è positivo del 3% per 840 milioni di capitalizzazione mentre il Ftse Mib cede il 9%. Ieri, poi, si è quotata a Hong Kong l'italiana Ferretti che ha chiuso la prima giornata in leggero calo a 22,85 dollari locali.

Secondo Paolo Aimino, Ipo e Capital Markets Leader di EY in Italia, «si potrebbe prevedere che nel nel resto del 2022 il mercato rimarrà volatile con un portafoglio di candidati Ipo e una lista di potenziali operazioni che continueranno a crescere. Nonostante siano già stati comunicati rinvii nel breve termine, numerose società continuano ad affacciarsi ai mercati dei capitali, avviando i lavori preparatori e riservandosi di valutare la finestra di mercato più opportuna». Da gennaio il mercato sta affrontando il cambiamento delle aspettative sui tassi, il conflitto in Ucraina e la situazione in Asia, con i lockdown in Cina che incidono sulle catene di approvvigionamento, ricorda Nick Koemtzopoulos, Head of Emea Equity Capital Markets di Credit Suisse. Società come la svizzera, Galderma, che opera nello skincare, l'istituto di credito spagnolo, Ibercaja, e la società di gestione dei magazzini Mecalux (Milano), hanno rinviato l'ipo, ricorda Reuters.Solo una società europea si è classificata tra le prime 20 maggiori quotazioni, Vår Energi in Norvegia da parte di Eni, ha raccolto 865 milioni di dollari. (riproduzione riservata)



Società quotate Growth Italia