Osnato (Fdi): i Pir diventino un collegamento con la borsa

Al momento a Montecitorio sono in discussione due emendamenti. Uno per il credito d’imposta sulle minusvalenze relative ai Pir alternativi, l’altro per permettere a ciascuna persona fisica residente in Italia di essere titolare di più di un piano di risparmio a lungo termine in contemporanea, fermi restando i limiti annuali e complessivi di investimento a 40mila euro e 200mila euro.

di Mf Growth Italia 13/12/2022 08:30



Osnato (Fdi): i Pir diventino un collegamento con la borsa

Mettere a sistema gli strumenti finora varati per favorire l’afflusso del risparmio nell’economia reale. Ad esempio facendo dialogare la normativa sui Pir, i Piani Individuali di Risparmio, con la quotazione in borsa. «Occorrono strumenti innovativi», spiega a MF-Milano Finanza il presidente della commissione Finanze della Camera Marco Osnato. I Pir, aggiunge, potrebbero diventare una sorta di collegamento con lo sbarco a Piazza Affari. Al momento a Montecitorio sono in discussione due emendamenti. Uno per il credito d’imposta sulle minusvalenze relative ai Pir alternativi, l’altro per permettere a ciascuna persona fisica residente in Italia di essere titolare di più di un piano di risparmio a lungo termine in contemporanea, fermi restando i limiti annuali e complessivi di investimento a 40mila euro e 200mila euro. «È ragionevole e importante garantire questo genere di flessibilità, i Pir sono strumenti che hanno fatto fatica a partire ma che ora possono essere di sostegno», sottolinea ancora Osnato.

Bonus ipo a 500mila euro

In Legge di Bilancio il governo ha inoltre confermato il bonus sulle spese in consulenza sostenute dalla pmi che si quotano, riportando a 500 mila euro il tetto massimo. L’agevolazione «è stata di aiuto in un momento difficile, un modo per le piccole e medie aziende di contenere i costi», aggiunge ancora Osnato.

«Adesso occorrerà analizzare i risultati ottenuti e pesare l’effetto avuto sulla borsa, che a prima vista sembra essere positivo, ma anche il costo». L’Italia prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia deve trovare ora il modo di far spendere anche nei consessi internazionali la forza del proprio risparmio privato. «È una prerogativa delle famiglie. Senza necessariamente pensare a forme di penalizzazione come le patrimoniali, occorre pensare a come metterlo al servizio del Paese. Ad esempio viene spesso poco enfatizzato come il risparmio sia uno dei segnali della solidità dell’Italia. Il sistema Paese deve imparare a parlarne e pubblicizzare questo punto di forza», conclude. (riproduzione riservata)



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