Proroga ristretta per il bonus ipo

Prima la misura arrivava a coprire fino a 500mila euro La misura così strutturata potrebbe coprire 40 quotazioni Dal 3 al 5% il tetto di possesso di quote della Banca d'Italia

di Andrea Pira16/12/2021 00:14



Proroga ristretta per il bonus ipo

Cambia ancora la norma per garantire la proroga del bonus ipo per le piccole e medie imprese. L'ultima versione dell'emendamento di marca leghista alla legge di Bilancio estende infatti soltanto di un anno il credito d'imposta per le spese sostenute in consulenza di cui potranno beneficiare le pmi ammesse alla quotazione. Cala inoltre il tetto massimo del bonus, che rispetto alla norma introdotta nel 2017, scende da 500mila a 200mila euro. La proposta restringe le richieste rispetto alla prima formulazione che prevedeva una proroga fino al 2024, mantenendo intatte le cifre, con uno stanziamento annuo di 30 milioni. La mediazione, al costo di 5 milioni per il 2022 e il 2023, punta invece a portare a casa il risultato, ossia l'estensione della beneficio, rimasto fuori dal testo base della manovra. Sulla modifica c'è consenso tra le forze politiche e nei termini stabiliti dall'emendamento trova il favore anche degli operatori. Potenzialmente, secondo le stime, l'intervento dovrebbe coprire circa 40 ipo. Tra le proposte di modifica segnalate sembra reggere anche quella per alzare dal 3% al 5% il tetto di possesso del capitale di Banca d'Italia, sopra il quale la legge vieta il diritto di voto e l'incasso dei dividendi dell'Istituto.

Il tema è rimasto fuori dalla riunione di ieri al Mef con il ministro Daniele Franco, la proposta è caldeggiata da Lega, Forza Italia e Italia Viva, che alla Camera, con Michele Anzaldi ha presentato un'interrogazione anche per il fatto che ancora giacciono quasi 500 milioni di dividendi non girati e quindi non tassati. Indiscrezioni parlano però di un possibile parere negativo Intanto oggi dovrebbero arrivare in Senato gli emendamenti governativi su fisco, bollette e Salva Comuni in pre-dissesto. Un compromesso è invece emerso sul tema delle cartelle fiscali. In manovra non entrerebbe l'ulteriore rinvio della rottomazione-ter e del saldo e stralcio, ma le cartelle notificate a gennaio potrebbero essere pagate in 180 giorni. Tra le modifiche che potrebbero passare, anche grazie a una dotazione aggiuntiva di 170 milioni, ci sono la proroga di 3 o 6 mesi per l'esonero Tosap, il fondo da 10 milioni per sostenere i proprietari di case occupate e la proroga al 30 giugno delle moratorie per le pmi (M5S). Novità anche per l'erogazione dei bonus con la creazione, decisa nel dl Recovery, di una piattaforma unica realizzata da PagoPa. (riproduzione riservata)



Società quotate Growth Italia