Tre mosse per rilanciare il vino
di Gaetano Belloni23/04/2021 11:55
Il contraccolpo del lockdown è stato brusco, con la perdita di un quarto del fatturato 2019. «L’emergenza da Covid ci ha colpito duramente, mercati per noi fondamentali come Germania e Gran Bretagna si sono fermati completamente e in Italia quattro mesi di chiusura dei locali si sono fatti sentire», ha ammesso Luca Serena, 40 anni, quinta generazione della famiglia vinicola trevigiana divenuta negli anni leader in Italia nella vendita di vini sfusi in fusti nel canale horeca. Attualmente Serena Wines 1881 copre quasi un terzo della mescita di vini alla spina in bar, ristoranti e locali vari, ma è anche un fortissimo produttore di Prosecco.
Per riconquistare le posizioni perdute nel 2020, Serena sta puntando su nuovi canali di vendita, la grande distribuzione, l’e-commerce per le linee in bottiglia, tra cui le collaborazioni con le piattaforme specializzate Divino, Etilika e Svinando, e l’ulteriore penetrazione di alcuni mercati esteri, Polonia, Romania e Repubblica Ceca, dove Luca conosce a fondo le dinamiche distributive del vino. «Ho soggiornato a lungo in questi Paesi e ne conosco i meccanismi di mercato», ha spiegato, «anche in Germania, dove ho vissuto qualche mese dopo la laurea, è andata così». Dopo la Germania sono arrivati gli altri: Gran Bretagna, Paesi Bassi, Belgio e Austria su tutti. Serena Wines 1881 è localizzata nel cuore della regione del Prosecco a due passi da Conegliano, terra a cui è connessa da un forte legame, come raccontano le due storiche tenute sulle colline di Conegliano: le Ville D’Arfanta e Tenuta Ossi.
L’azienda, da sempre a conduzione familiare, è guidata oggi da Giorgio affiancato da Luca. «La nostra espansione risale agli anni Ottanta e si deve grazie all’introduzione sul mercato del fusto in acciaio a rendere da 25 litri», ha raccontato Luca. «Nel 2019 abbiamo raggiunto una produzione di 150 mila ettolitri di vino venduti con questa tipologia di formato insieme a quella del nuovo “one way” in plastica riciclabile da 20 e 24 litri». Serena negli anni Duemila ha poi saputo cavalcare l’onda del Prosecco sia in Italia che all’estero raggiungendo una produzione di 18 milioni di bottiglie destinati per il 60% ai mercati internazionali, di cui 16 milioni di Prosecco Doc e i restanti di Docg. Oggi Serena Wines 1881, la nuova ragione sociale della cantina Vinicola Serena, è il quinto produttore di Prosecco in Italia su circa 400, con un fatturato di circa 60 milioni di euro, per il 90% realizzati nel canale del food service.